Medea e Fedra insegnano. Vorrei soffermarmi, insieme a chi legge questo blog, su quel che sta succedendo all'universo femminile in questo momento storico. E' innegabile l'ascesa progressiva della donna nella nostra società occidentale, in generale, e italiana, in particolare. In alcuni - pochi - ambiti della vita di tutti i giorni si può dire che la parità manchi o non si veda. Per lo più, almeno qui al nord, le cose non stanno così. Eppure le donne sono ancora vittime di ingiustizie... e sono anche capaci di commetterne. I casi di infanticidio sono sempre più frequenti, sempre meno legati a motivi economici e - un recente caso di cronaca lo dimostra - a volte esso diviene un mezzo terribile per distruggere il marito/convivente, trascinando "lui" nella momentanea follia di "lei". Chi parla di "sesso debole" o di "gentil sesso" fa riferimento a categorie oggi inesistenti o comunque false - fatta salva qualche eccezione - prestandosi a vittimismi demagogici che coprono la realtà oggettiva dei fatti.
In un mondo molto diverso, quello dell'Atene classica, un acuto indagatore dell'animo umano (specialmente femminile) aveva già afferrato molte problematiche allora rare e/o potenziali, oggi ahimé diffuse e reali.
Medea e Fedra insegnani.
Bucephalus.
giovedì 22 febbraio 2007
venerdì 16 febbraio 2007
Chi è Bucefalo? Esiste ancora da qualche parte?
Bucefalo è tra i cavalli più famosi della storia, è il cavallo di Alessandro III re di Macedonia, meglio noto come Alessandro Magno.
Il suo nome deriva dal greco "boòs" (bue) e "kephalé" (testa): gli venne dato per la sua imponenza. Possedeva un manto nero con una stella bianca in mezzo alla fronte e, secondo la tradizione, aveva un occhio marrone ed uno azzurro. Era un cavallo indomabile e Alessandro fu il solo capace di montarlo: il grande re capì che Bucefalo s'era impaurito per i movimenti della propria ombra. Pertanto, una volta montatolo a sorpresa, costrinse l'animale a galoppare contro il sole, in modo che non vedesse appunto la propria ombra.
Bucefalo fu assieme ad Alessandro per quasi vent'anni e lo accompagnò alla conquista del mondo. Quando Bucefalo morì, fu sepolto con gli onori militari e in quel luogo venne fondata la città di Bucefalia o Bukephala. Oggi corrisponde ad una cittadina del Punjab pakistano, ovvero del Pakistan centro-orientale, il cui nome è Sarai Alamgir.
Franz.
Il suo nome deriva dal greco "boòs" (bue) e "kephalé" (testa): gli venne dato per la sua imponenza. Possedeva un manto nero con una stella bianca in mezzo alla fronte e, secondo la tradizione, aveva un occhio marrone ed uno azzurro. Era un cavallo indomabile e Alessandro fu il solo capace di montarlo: il grande re capì che Bucefalo s'era impaurito per i movimenti della propria ombra. Pertanto, una volta montatolo a sorpresa, costrinse l'animale a galoppare contro il sole, in modo che non vedesse appunto la propria ombra.
Bucefalo fu assieme ad Alessandro per quasi vent'anni e lo accompagnò alla conquista del mondo. Quando Bucefalo morì, fu sepolto con gli onori militari e in quel luogo venne fondata la città di Bucefalia o Bukephala. Oggi corrisponde ad una cittadina del Punjab pakistano, ovvero del Pakistan centro-orientale, il cui nome è Sarai Alamgir.
Franz.
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In questo spazio intendo raccogliere notizie mitologiche, curiosità da Paesi lontani e da angoli remoti della storia antica, medievale e moderna e, per finire, notizie su eventi cinematografici di argomento storico.
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